Ebbene si, ho un segreto inconfessabile.
Ho una dipendenza che ho sviluppato da qualche
anno, che se non soddisfo può portarmi ad una vera e propria crisi di nervi.
Questa dipendenza è il sushi. Davvero.
E’ proprio il mio organismo che lo richiede e l’astinenza
può portarmi alla depressione acuta. Se leggete le mie analisi del sangue c’è
proprio una voce specifica, Valore Sushi Totale, se il VST si abbassa troppo,
guai a chi mi sta intorno.
E pensare che la prima volta che lo mangiai, in
quel di Padova 9 anni or sono, nemmeno mi piacque granchè.
Adesso invece mangiare il sushi mi rimette in
pace con me stessa e con il mondo, è un vero e proprio mantra.
In questi ultimi anni ho girato e conosciuto
più e più locali, dal basso livello dei wok ai locali 5 stelle in cui per 30
euro ti portano un piatto enorme addobbato con fiori di loto e giardino zen sul
quale vengono serviti 2 nigiri e 3 fette di sashimi. E il giardino zen non te
lo puoi nemmeno portare a casa.
Alcuni puntavano sulla convenienza, altri sulla
presentazione, pochi sulla qualità. Mai nessuno mi soddisfaceva pienamente.
Ma poi, come succede con l’amore, all’improvviso
trovi quello “giusto”, per caso, senza pianificare o farti illusioni. E' bastata una sera, e davvero, è stato subito amore, ho trovato il sushi capace
di appagare appieno tutti e cinque i miei sensi, e non meno importante di
questi periodi, anche il mio portafogli.