Ebbene si, ho un segreto inconfessabile.
Ho una dipendenza che ho sviluppato da qualche
anno, che se non soddisfo può portarmi ad una vera e propria crisi di nervi.
Questa dipendenza è il sushi. Davvero.
E’ proprio il mio organismo che lo richiede e l’astinenza
può portarmi alla depressione acuta. Se leggete le mie analisi del sangue c’è
proprio una voce specifica, Valore Sushi Totale, se il VST si abbassa troppo,
guai a chi mi sta intorno.
E pensare che la prima volta che lo mangiai, in
quel di Padova 9 anni or sono, nemmeno mi piacque granchè.
Adesso invece mangiare il sushi mi rimette in
pace con me stessa e con il mondo, è un vero e proprio mantra.
In questi ultimi anni ho girato e conosciuto
più e più locali, dal basso livello dei wok ai locali 5 stelle in cui per 30
euro ti portano un piatto enorme addobbato con fiori di loto e giardino zen sul
quale vengono serviti 2 nigiri e 3 fette di sashimi. E il giardino zen non te
lo puoi nemmeno portare a casa.
Alcuni puntavano sulla convenienza, altri sulla
presentazione, pochi sulla qualità. Mai nessuno mi soddisfaceva pienamente.
Ma poi, come succede con l’amore, all’improvviso
trovi quello “giusto”, per caso, senza pianificare o farti illusioni. E' bastata una sera, e davvero, è stato subito amore, ho trovato il sushi capace
di appagare appieno tutti e cinque i miei sensi, e non meno importante di
questi periodi, anche il mio portafogli.
Sushi Corner apre il suo primo locale a
Cattolica, sulla rotatoria di via Mazzini, tre anni fa e propone piatti tipici
giapponesi, sushi classico e cucina fusion, con servizio prevalentemente take
away, o a domicilio (solo per le zone limitrofe) senza comunque togliere la
possibilità di gustare i loro manicaretti ai piccoli tavoli da bar all’interno
del locale.
Lo scorso anno apre il secondo locale a
Montecchio, sempre con servizio da asporto, ma offrendo più tavoli per chi
preferisce mangiare al momento. Viene
rimossa l’area banco-frigo per il take away prediligendo la preparazione al
momento e si specializza in maniera creativa verso i menù fusion.
La direzione dei locali è a cura della titolare,
una ragazza che definire gentile e disponibile è poco, se siete dei neofiti
affidatevi a lei, saprà indirizzarvi sul crudo o sul cotto a seconda dei vostri
gusti, dandovi la possibilità di provare un mix di alternative una più gustosa
dell’altra, sarete davvero in ottime mani.
I menù del Sushi Corner sono inoltre adatti ai
vegani, per i quali è stato stilato un menù apposito, e per le donne in attesa,
sia per la varietà di piatti cotti (tra cui anche l’anguilla) sia per la
sicurezza con la quale viene gestito il pesce crudo.
Parliamone.
Vi ricordate che ho detto che la titolare è
molto gentile e disponibile? Bè, è anche altrettanto pignola per quel che
riguarda il controllo della merce che arriva.
Il pesce da sashimi (tonno, branzino e salmone) che viene acquistato ogni due giorni a rotazione, arriva fresco in cella frigorifera per
poi venire sfilettato e abbattuto a -25°.
Una volta abbattuto il pesce viene mantenuto
nei congelatori e non viene utilizzato prima delle 48 ore successive.
Se vi trovate a mangiare sushi e vi dicono che
il pesce è FRESCO alzate i tacchi e andatevene, il pesce crudo non trattato
potrebbe contenere dei parassiti, immuni per i pesci ma potenzialmente letali
per l’uomo, e potreste rischiare di finire in ospedale.
Ora, parliamo di costi.
Ho notato che i prezzi dei menù, ed in generale
dei singoli pezzi o delle porzioni, sono aumentati di circa il 20% rispetto
alle prime volte che andavo, quindi 3 anni fa.
Nel contempo però sono aumentate di molto anche
la qualità, la soddisfazione all’occhio, cosa importantissima secondo me, e al
palato.
Un menù da 12 pezzi parte dai 12 euro circa,
mentre il 24pz può arrivare a costare fino a 30 euro, dai 40 pezzi in su il costo
si abbassa fino ad arrivare al menù degustazione, che costa un euro al pezzo.
Io sono una mangiona, da sola mi faccio fuori
anche 20 pezzi, contate che ci vado sempre con mio marito che mangia anche più
di me. Una birra ce la prendiamo e contate che per arrivarci ci facciamo 60km
andata e 60km ritorno più 3euro di casello all’andata e 3euro al ritorno, che
sono comunque da mettere sul conto.
A conti fatti andare a mangiare una pizza al
ristorante, con birra, dolce e caffè mi costerebbe poco meno, e in ogni caso
non mi darebbe la stessa impagabile soddisfazione!
Non vi ho ancora convinti a provare? Vi lascio allora una succulenta galleria di immagini, e non dimenticate di dare una sbirciatina alla loro
pagina facebook!
Non vi piace il sushi? Bè se siete da quelle parti potete sempre
prendervi una pizza!
Tutte le foto sono di proprietà Sushi Corner, ne è vietata la divulgazione senza esplicito consenso.
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